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Inaugurate le 100 sedie rosse contro la violenza sulle donne: UpTown si conferma laboratorio di inclusione sociale

Design, arte e sicurezza: la ricetta di UpTown per una Milano più inclusiva.

È ufficiale! Le 100 sedie rosse hanno trovato casa nell'aia della Cascina SPAZIO VIVO e rendono questo spazio un laboratorio di socialità urbana e impegno sociale. L'installazione permanente, frutto della collaborazione tra UpTown Milano ed EMU Group, trasforma questo luogo storico in un innovativo esperimento di convivenza urbana.

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Un taglio del nastro che va oltre l'arredo


L'inaugurazione è avvenuta alla presenza di figure chiave del territorio: la Consigliera Diana De Marchi con delega alle pari opportunità, Elisabetta Cozzi presidente del Museo Cozzi, la district manager Valeria Lorenzelli e l'AD Attilio Di Cunto. Insieme hanno dato il via al progetto che rappresenta un invito a ripensare lo spazio pubblico come luogo di incontro, rispetto e sicurezza.
Doppia inaugurazione: arte e design per l'empowerment femminile
La giornata ha visto anche l'apertura della mostra "Donne e motori: gioie e basta" a cura del Museo Cozzi. Un'esposizione dedicata alle donne al volante che sfida gli stereotipi di genere nel mondo automobilistico, arricchisce il messaggio delle sedie rosse e crea un percorso culturale che celebra la forza e l'indipendenza femminile.


Il messaggio delle istituzioni
Un ringraziamento speciale va alla consigliera Diana De Marchi, Presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano, che ha onorato l'evento con la sua presenza. Ha sottolineato l'importanza di iniziative che promuovono l'emancipazione della società, delle ragazze e delle donne, insieme alla consapevolezza e al supporto di tutte le persone in questo cambiamento di paradigma culturale.


Il sostegno di EMU Group
EMU Group e il Presidente Vittorio Biscarini meritano un riconoscimento speciale per il sostegno a questa e alle attività che promuovono il rispetto e la conoscenza, con una ferma condanna a ogni forma di violenza sulle donne. Il rosso geranio EMU 50 delle sedute non è solo un elemento di design: è un messaggio potente che ricorda come un luogo frequentato sia un luogo sicuro per tutti.


Uno spazio che vive
Le 100 sedie, liberamente utilizzabili da tutti, hanno già accolto conversazioni, momenti di relax, piccoli gruppi di lettura e persino improvvisate sessioni di lavoro all'aperto. Le persone possono riorganizzare liberamente gli arredi secondo le proprie esigenze, con l'unico vincolo di mantenerli nell'area della Cascina. Questa filosofia di utilizzo libero e responsabile fa di chi frequenta lo spazio una persona custode attiva del luogo.


Sicurezza attraverso la frequentazione
L'installazione si fonda su un concetto tanto semplice quanto efficace: la frequentazione genera protezione. Più persone utilizzano e animano l'area, più questa diventa naturalmente sorvegliata e accogliente. Un approccio che dimostra come la progettazione intelligente degli spazi pubblici possa contribuire concretamente al benessere di tutte le persone.


Verso l'Agenda 2030
L'iniziativa si colloca nel percorso di UpTown Milano verso gli obiettivi dell'Agenda 2030, specificamente il Goal 5 sulla parità di genere. In un momento storico in cui i dati sulla violenza contro le donne rimangono preoccupanti, questo intervento dimostra come urbanistica e sensibilizzazione possano procedere insieme.


Il futuro del progetto
L'inaugurazione segna solo l'inizio. Nei prossimi mesi l'installazione ospiterà una serie di eventi, workshop e momenti formativi dedicati all'empowerment femminile. Un calendario in costruzione che promette di arricchire ulteriormente il significato sociale del progetto.


Le 100 sedie rosse rappresentano molto più di semplici arredi: sono un invito concreto a ripensare il modo in cui viviamo e condividiamo gli spazi della città. L'installazione è ora attiva e aspetta solo di essere vissuta. Ogni persona che sceglierà di sedersi su una di queste sedie contribuirà a scrivere una nuova pagina di urbanità consapevole, dove il design diventa strumento di cambiamento sociale e ogni gesto quotidiano può fare la differenza.
 

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