Ci sono settimane che passano e settimane che restano. La Milano Green Week ad UpTown appartiene alla seconda categoria. Per nove anni consecutivi, questo appuntamento ha trasformato il quartiere in un palcoscenico dove natura e innovazione dialogano in modi sempre nuovi. Quest'anno qualcosa di speciale è accaduto: l'arte ha dato voce agli alberi, le api sono diventate musiciste, i bambini si sono trasformati in esploratori scientifici, un'unica sinfonia che ha risvegliato in chi ha partecipato quella connessione profonda con la natura che la città spesso ci fa dimenticare.
Questa è stata l'essenza della nona Milano Green Week ad UpTown: un'esperienza che ha toccato corde profonde. Come quando i bambini, guidati da Sara Donati e dal suo "Amico albero", hanno scoperto che ogni pianta del parco può diventare un confidente silenzioso. Alcuni hanno abbracciato tronchi secolari sussurrando segreti, altri hanno disegnato il "loro" albero con una precisione che solo l'amore può dare.
Federica Galli lo aveva capito già negli anni '80: gli alberi monumentali sono testimoni di storie che dobbiamo ascoltare. La sua installazione nell'aia della Cascina - che resta fino a fine novembre - è un dialogo tra passato e futuro, un invito a fermarsi e guardare davvero. Chi passa rallenta, alcuni tornano più volte, come richiamati da una forza invisibile. Perché quando l'arte incontra la natura, succede qualcosa di magico che il cervello percepisce prima ancora che la mente lo comprenda.
Francesco Tomasinelli ha trasformato curiosi visitatori in detective botanici, armati di smartphone e dell'app iNaturalist. In una mattina il parco è diventato un laboratorio a cielo aperto dove ogni osservazione conta, dove la scienza diventa avventura e la tecnologia si mette al servizio della biodiversità.
Il cielo sopra UpTown si è colorato di aquiloni decorati a mano che danzavano nel vento. Le bandierine con messaggi per il pianeta ora sventolano nell'aia, trasformando ogni soffio d'aria in un pensiero positivo che si diffonde.
Monica Nanetti, presentando il suo "Ciclovie d'Italia", ha ricordato come le due ruote che attraversano il quartiere - la Ciclovia AIDA e l'Eurovelo 5 - non siano solo percorsi, ma arterie di un futuro più respirabile.
In collaborazione con Merlata Bloom e la Scuola Superiore d'Arte Applicata del Castello Sforzesco, durante la Green Week sono stati inaugurati anche gli otto percorsi running che trasformano i 30 ettari del parco in una palestra a cielo aperto. Ogni tracciato porta un nome evocativo - Apiario, Farfalle, Fontanile - che celebra la biodiversità del quartiere, mentre le illustrazioni create dagli studenti rendono ogni corsa un'esperienza visiva oltre che sportiva. Dal percorso Cascina di 720 metri per i principianti al Pasolini di 3 km per i più esperti, il movimento diventa così parte integrante di questa sinfonia verde che unisce sport, arte e natura.
La settimana è finita, ma qualcosa di profondo è rimasto. Chi ha partecipato ora riconosce il linguaggio segreto del parco, nota dettagli che prima sfuggivano, sorride vedendo le api al lavoro sui fiori. Questa è la vera magia della Green Week: aver creato non solo eventi, ma memorie emotive che cambiano il modo di abitare il quartiere.
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Photo credits: Rossella Mele